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#Iorestoacasa: analisi dei tweets made in Italy

Da dove nasce l’hashtag: #iorestoacasa

#Iorestoacasa è la nuova campagna di sensibilizzazione promossa dal Governo. Un hashtag che invita le persone a stare a casa in un momento di crisi, come quello che si sta vivendo. Una strategia, che non saremo noi a giudicarne la bontà, volta a discutere attorno al Coronavirus e ad informare le persone sulla prevenzione. Questa campagna è divenuta un input per molte iniziative creative, ad esempio quella di @Beunsocial su Instagram, dove ogni giorno viene proposta un’attività diversa per parlare della propria quarantena senza farsi prendere dall’ansia.

Quando nasce e come si diffonde su Twitter?

Abbiamo monitorato l’hashtag in questo periodo, iniziando dalla sua prima diffusione: l’8 marzo. Dopodiché ci siamo chiesti che impatto avesse avuto su Twitter:

L’utilizzo dell’hashtag rimane costante durante il periodo in analisi, con il solo picco la notte del 9 marzo, ossia il momento in cui il Premier Conte ha fatto il suo discorso e emanato il primo decreto.

Un hashtag che dà la forza

#Iorestoacasa crea l’unione tra gli utenti di Twitter. Infatti, l’hastag viene accompagnato da altri hastags volti a creare un senso di supporto e incoraggiamento nella community: #andràtuttobene, #celafaremo, #fermiamoloinsieme, #facciamorete e l’hastag promosso da molti politi #distantimauniti.

La comunicazione ministeriale tramite l’hashtag ha per un certo senso raggiunto il suo obiettivo: fare restare gli italiani a casa, interiorizzandolo. Dallo schema delle relazioni tra gli hashtags si situano, con legami più deboli, gli hashtags #restateacasa, #restiamoacasa e #stateacasa.

L’influencer in trincea

Successivamente abbiamo analizzato quali fosse gli utenti maggiormente citati (@user) nei tweets.

Come si vede dall’immagine vi sono due aree. La prima, in basso a sinistra, è un’area densa di legami. Questi sono dovuti ad una forte corrispondenza tra gli utenti, probabilmente quelli maggiormente attivi sulla piattaforma e più inclini e rispondere ad altri tweets. Questo significa che vi è un forte interesse attorno alla situazione e al Coronavirus, tant’è che persone non famose o non giornalisti di testate stampa riescono ad emergere come top users nella nostra analisi. La seconda, invece, è anche quella di maggiore comprensione, in quanto emergono nomi a tutti celebri. Da una parte troviamo persone del mondo della politica, come @luigidimaio e @robertosperanza. Dall’altra parte, vi è invece una forte presenza degli influencer, come @chiaraferragni divenuta famosa per via della raccolta fondi organizzata con il marito, Fedez.

Non solo, infatti, c’è anche il nome di un personaggio molto celebre alla televisione italiana, e molto attiva sui socials: @carmelitadurso

Non è una novità che negli ultimi anni gli influencer hanno acquisito molta importanza e vengono, a volte, ascoltati più degli esperti e politici. Questo perché utilizzano una comunicazione più accessibile al pubblico, ma soprattutto rendono più comprensibili e interessanti tematiche e problemi che altrimenti non arriverebbero agli italiani, e non solo.

Parole che parlano da se’

La visualizzazione mostra come le parole maggiormente utilizzate nei tweets sono collegate tra di loro. Ovvero, i legami indicano la frequenza con cui una certa parola è presente in un tweets assieme a quella con cui ha la relazione. Ad esempio, la parola “conte” occorre 791 volte nei tweets assieme a “iorestoacasa“. Questo potrebbe indicare come il fautore del decreto, di cui il nome ha dato il via all’hashtag, non venga individuato come il reale responsabile.

Questo è ulteriormente confermato dall’istogramma con le venti parole maggiormente usate:

Infatti, “conte” è la quattordicesima parola usata con più frequenza nei tweets, in cui prima del Premier vengono tutti gli hashtags con le diverse denominazioni del virus (coronavirus, covid2019, covid19, coronavirusitalia, covid19italia e cond_19).

Il ruolo degli influencer

Una nota molto importante della campagna avviata dal Ministero è l’immagine che ha acquisito successivamente. Infatti, #iorestoacasa non viene immediatamente collegata ad un’azione o scelta politica, ma piuttosto ai volti di personaggi famosi che hanno subito condiviso l’hashtag, rendendolo virale e dando il via a campagne di sensibilizzazione molto creative di aziende e privati. Alcuni esempi già molto celebri:

La conclusione made Wordcloud

Come ormai è divenuta tradizione, l’articolo si conclude con una riassuntiva wordcloud dei tweets in esame.

Il tema principale è il Coronavirus e tutti i diversi con cui viene chiamato. Emerge più chiaramente anche l’attore principale: “Italia“, una nazione in una situazione di emergenza, caratterizzata da un attore esterno “covid19italia” e da una condizione temporanea, con cui diventerà famosa anche all’estero, “italiazonarossa“.

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