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La Blogtega di Quaerys: dal Rinascimento a Facebook

Quando stavamo progettando questo spazio, ci siamo detti che di blog «tradizionali» ce n’erano già tanti: per ogni tipo di argomento, con gradi diversi di autorevolezza e implementando le più varie soluzioni estetiche. Non ne serviva certo un altro.

La ricerca di un nuovo spazio nel passato

Se Quaerys avesse dovuto mettere su un blog, avremmo dovuto pensare a qualcosa di diverso. Eravamo a Firenze per lavoro, e ancora non sapevamo che non potevamo trovarci in un luogo migliore per dare forma alle nostre idee. I più grandi artisti rinascimentali, che ancora oggi muovono milioni di turisti ogni anno verso le città italiane, erano tutti a capo di una bottega, ossia di una struttura di lavoro organizzata attorno a ruoli molto ben codificati, cui l’artista di punta dava il nome (oggi diremmo la griffe). L’aspetto peculiare della bottega era la capacità di dare rigore e razionalità a un settore, quello della produzione creativa, che fino ad allora si era per lo più mosso in modo estemporaneo, disorganizzato, senza una chiara suddivisione di ruoli e responsabilità. La bottega rimane, come già la «maestranza» prima di essa, una fucina straordinaria di idee e colpi di genio assoluti, ma li convoglia in un ambiente funzionale alla razionalità, all’apprendimento, alla crescita personale e alla scoperta di nuovi talenti.

Guardavamo in alto i segni indelebili del Brunelleschi, con l’espressione di chi ha un punto di domanda stampato sul viso, grosso come quello del logo di Quaerys. Fantasticavamo sul genio d’un uomo che prima di inventarsi la sua cupola s’è dovuto inventare da zero le tecniche per realizzarla, stravolgendo leggi e strumenti impiegati fino ad allora da tutti gli altri. E ci siamo accorti che, pur nell’infinitamente piccolo, avevamo appena fatto la stessa cosa anche noi, a quel convegno dove eravamo stati invitati…

Verso una bottega 2.0

Ci piace pensare che quel pomeriggio fiorentino sia stato lo scenario, all’epoca inconsapevole, della nascita di Quaerys, e che una molecole di fragranza rinascimentale sia dispersa tra i bit di questo blog. Che non vuole essere un blog, ma una bottega 2.0. Uno spazio aperto per condividere studi, ricerche, risorse di lavoro, interrogarsi con rigore su fenomeni comunicativi che attraversano società, scienza, politica, media, business, aspetti legali e giuridici.

Che tu sia già nostro partner o un potenziale cliente, un ricercatore o uno studente, uno smanettone o un semplice curioso, questo spazio è per te e qui sei il benvenuto.