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#Sanremo2023: Dall’attesa per #ChiaraFerragni, alla sorpresa di #Blanco

Il Festival di Sanremo è sempre più social ed i dati lo dimostrano

Alla sua 73°esima edizione, il Festival di Sanremo ieri sera ha raggiunto una share pari al 62,4%, registrando il record d’esordio dal 1995 ed il record per Amadeus, al suo quarto anno di conduzione. Il Festival ha catalizzato, come da tradizione, l’attenzione degli italiani davanti alla televisione, ma quali sono i dati rispetto al conseguente social buzz delle ultime settimane? La prima serata del festival ha fatto schizzare la produzione di contenuti sui principali social networks: 668.000 tweets prodotti con l’hashtags #sanremo2023 e 68.499 commenti all’interno della pagina Facebook Festival di Sanremo. A detta di Amadeus, «Sanremo è sempre stato social, ma negli ultimi anni lo è sempre di più» e gli utenti gli danno ragione: la direzione artistica degli ultimi anni ha incluso nel roster dei Big artisti emergenti ed idoli dei giovanissimi, avvicinando la Gen Z e risvegliando i Millenials, ma è la presenza di Chiara Ferragni come co-conduttrice di questa edizione ad aver strizzato definitivamente l’occhio al mondo social.

Le interazioni degli utenti durante la prima serata del Festival di Sanremo: Chiara Ferragni VS Blanco

Ma quali sono stati i momenti di iperconnessione durante la prima serata del Festival di Sanremo? La distribuzione dei contenuti prodotti su Twitter durante la serata mostra picchi e valli, ma il caos creato da Blanco e l’attesissimo monologo di Chiara Ferragni dominano la scena: la reazione del giovane artista al problema tecnico supera le interazioni di inizio serata, seppure abbia avuto luogo dopo la mezzanotte. L’influencer milanese, invece, scatena moltissimi commenti fin dal suo passo dentro il teatro Ariston e resta protagonista indiscussa abito dopo abito.

Hahstags e menzioni degli utenti confermano lo stupore del pubblico italiano davanti allo spettacolo di Blanco e la grande curiosità rispetto alla performance di Chiara Ferragni: l’influencer spicca come il profilo più menzionato durante la serata lasciando molti punti dietro di sè la maggior parte dei cantanti in gara in questa 73esima edizione del Festival di Sanremo.

Il monologo di Chiara Ferragni: Donne e madri, influencer o comuni donne?

Chiara Ferragni sfida – in un colpo solo – haters, sessismo e regole dell’Ariston con un abito nude che divide il pubblico e da alibi alle voci che screditano il suo discorso. Analizzando i post e i commenti prodotti su Facebook, Instagram e Twitter (un dataset di 39.846 osservazioni) è stato possibile ricostruire la reazione del web, polarizzata tra chi la sostiene e la incoraggia (1 – 31% delle conversazioni analizzate), chi scredita il suo coinvolgimento al festival (3 – 34% ) e chi invece si arrabbia difendendo il femminismo (2 – 35% delle conversazioni analizzate) .

Termini che identificano i 3 cluster

Autoreferenzialità e banalità, è davvero questo il femminismo che vogliamo difendere?

L’influencer si presenta davanti al pubblico del Festival di Sanremo visibilmente emozionata e sceglie di sostituire il tradizionale monologo con una lettera scritta da una Chiara Ferragni adulta ad una Chiara Ferragni bambina, con l’obiettivo di parlare a tutte le donne che la stanno seguendo. Il tentativo dell’influencer milanese di dare voce a donne screditate da atteggiamenti sessisti e vittime di pregiudizi e stereotipo di genere, non viene però compreso da tutto il pubblico che si lancia in discussioni che sostengono o banalizzano il contenuto della lettera. «Ma perché, per dimostrare che siamo donne emancipate dobbiamo mostrarci nude?», non tardano ad arrivare i commenti che attaccano la scelta di osare così tanto e mostrarsi così nuda, per poi difendere proprio il corpo e la mente delle donne. Fuori luogo e banale, insomma, così descrive il discorso al Festival di Sanremo della regina dei social la maggioranza del pubblico femminile. A far rumore è però anche la rabbia tutta femminile, che la colpevolizza di aver sprecato la possibilità parlare seriamente da femminista su un palco così visibile, per fare spazio ad un discorso autocelebrativo e monetizzare su una causa che non rappresenta. Tuttavia, le donne non sono le uniche a sentirsi toccate, non mancano, allo stesso modo, i commenti maschili che screditano le questioni di genere, perché «il body shaming contro gli uomini non fa notizia».

Essere femminista significa avere consapevolezza della disuguaglianza che toglie spazio e spazi alle donne, se in quanto donna privilegiata hai la possibilità di calcare uno dei palchi più visibili d’Italia e questa opportunità la sprechi per fare un discorso auto-celebrativo sull’avercela fatta “nonostante tutto”, (quando un “nonostante tutto” non sai neppure cosa sia), stai usando il tuo privilegio esattamente come lo utilizzano certi uomini contro certe donne, monetizzando su una causa che non rappresenti.

La vita non è fatta solo di haters e Chiara Ferragni ottiene il sostegno di donne che, invece, scindono la modalità espressiva scelta dall’influencer, dal contenuto che realmente vuole veicolare attraverso quella lettera. Riconoscono in quella nudità ostentata un attacco ai giudizi ed al sessismo che ancora oggi trova spazio online ed offline, sempre più tra i giovanissimi e le giovanissime. La discussione assume in questo gruppo di conversazioni una polarizzazione più sfumata, che trova nel mezzo la frequente occorrenza dei termini «abito» associata alla coppia di termini «cattivo gusto». Donne contro donne, chi difende e chi attacca, ma con un solo punto in comune: la critica all’outfit, che copre spesso il peso delle parole dell’influencer, relegandole all’ennesimo tentativo di autocelebrarsi e di far parlare di sé.

Quello che i dati ci dicono è che si, il Festival di Sanremo ha rafforzato il suo legame con la rete e che la giovane mamma influencer continuerà a far parlare di sé in questa 73esima edizione del Festival di Sanremo. 

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