Blogtega

la Bottega hi-tech per la data-driven strategy | trustworthy answers powered by Quaerys®

L’universo di parole su ChatGPT: progresso, paure ed esperimenti.

Il nuovo Data Lab Quaerys ha esplorato le opinioni sui social network in merito a ChatGPT, il sistema di intelligenza artificiale che utilizza l’apprendimento automatico per generare conversazioni realistiche e fluide con gli utenti sviluppato da OpenAi.

Ci siamo concentrati sull’analisi dei contenuti generati dagli utenti con l’hashtag #ChatGPT su Facebook, Instagram e Twitter. Utilizzando i nostri strumenti di analisi semantica abbiamo approfondito temi e opinioni in merito al modello di intelligenza artificiale che sta rivoluzionando il modo in cui le persone interagiscono con i sistemi di conversazione. Prima di passare ai risultati, però, facciamo un po’ di chiarezza sul tema.

ChatGPT è un modello di linguaggio naturale sviluppato da OpenAI, un’azienda di intelligenza artificiale con sede negli Stati Uniti. È stato lanciato per la prima volta nel 2020 ed è uno dei più avanzati. Il modello è stato allenato su un vasto corpus di testo, compreso tutto il testo di Wikipedia, per imparare a scrivere testi molto vicini al linguaggio naturale utilizzato dagli esseri umani. La chatbot può essere utilizzata per numerose attività: dalla generazione di testo creativo, alla creazione di chatbot per l’assistenza clienti, all’ottimizzazione di contenuti in ottica SEO.

L’analisi dei GoogleTrends conferma l’evidente crescita di interesse rispetto all’uso di sistemi di conversazione basati sull’IA come ChatGPT, così come il milione e mezzo di tweets prodotti dal lancio ad oggi, con il primo picco nel mese di dicembre 2022.

Ma cosa si dice davvero online di questo modello di intelligenza artificiale?

Per rispondere a questa domanda, abbiamo raccolto ed analizzato i post prodotti da pagine pubbliche su Facebook e Instagram e i tweets prodotti dagli utenti dal 3 novembre 2022 ad oggi.

Ecco i tre macro-argomenti accomunati dall’#ChatGPT:

  1. Informazione
  2. Potenzialità ed esperimenti
  3. Opportunità di business

Informazione e sensibilizzazione su funzionalità, limiti e rischi della chatbot

Al di là dei contenuti informativi prodotti per spiegare in cosa consiste lo strumento e quali sono le applicazioni, esperti e meno esperti si confrontano sulle conseguenze dell’implementazione di strumenti creati dall’intelligenza artificiale dove i termini lavoro, scuola, leggi aggregano le paure e gli interrogativi rispetto ai risvolti sociali frequentemente menzionati in correlazione all’AI: licenziamenti, mancata regolamentazione e problemi di copyright e limitazione dello sviluppo creativo di bambini e adolescenti, facilitati dallo strumento nello svolgimento di compiti ed esercitazioni.

ChatGPT come opportunità di business e investimenti

Google e Microsoft catalizzano l’attenzione all’interno del cluster di post che affronta lo scenario di business odierno, approfondendone opportunità e rischi. I due Big Player sono protagonisti di post ironici che segnalano (per l’ennesima volta) la fine della fortuna di Google, segnata dal recente investimento di Microsoft e dal lancio del sistema di AI integrato nel motore di ricerca Bing.

Il test delle potenzialità della chatbot

Le potenzialità di ChatGpt hanno invece un ruolo chiave nel gruppo di testi accomunati dalla passione per il progresso, dove gli esperimenti e le domande poste alla chatbot stimolano condivisioni di best practices e tips per un utilizzo nella vita quotidiana e lavorativa ma, ovviamente, scatenano l’ironia del web che si chiede se ChatGPT sia effettivamente riuscita a superare il test di Turing o se possa soffrire come noi di sbalzi di umore e cali di energia. Le potenzialità sono quindi accolte in modo positivo, ma i testi non sono esenti da correzioni, giudizi e segnalazioni di errori, per l’appunto, umani.

Appassionati di tecnologia, scettici e professionisti del digitale: le personas delle conversazioni su ChatGPT

I tweets degli utenti si inseriscono nel discorso permettendo di delineare tre personas ricorrenti:

  1. lo scettico (30%)
  2. Il professionista che lavora nel digitale (35%)
  3. Il trendsetter avvezzo all’utilizzo di nuove tecnologie e predisposto alla sperimentazione (35%)

Lo scettico: human intelligence vs artificial intelligence

I contenuti prodotti all’interno dei testi più polemici mettono in discussione le potenzialità di ChatGpt, gli utenti scambiano pensieri e riflessioni rispetto ai rischi e ai limiti di credere così fortemente in uno strumento totalmente artificiale.

I temi restano invariati: scuola, compiti a casa, adolescenti poco in grado di riconoscere testi prodotti da esseri artificiali perché abituati all’uso di questo genere di strumenti. Gli hashtags più utilizzati in questo gruppo di conversazioni sono direttamente riconducibili all’argomento messo in discussione: #chatgpt, #ai, #openai e #intelligenzaartificiale.

Analisi delle relazioni tra gli hashtags utilizzati nelle conversazioni a proposito dei limiti e dei rischi associati a chatGPT e all'intelligenza artificiale.
Analisi delle relazioni tra gli hashtags utilizzati nelle conversazioni a proposito dei limiti e dei rischi associati a chatGPT
Analisi delle relazioni tra gli hashtags utilizzati nelle conversazioni che richiedono maggiore regolamentazione e protezione della protezione intellettuale dei contenuti digitali prodotti dalla creatività umana e minacciati da chatGPT e dall'intelligenza artificiale.
Analisi delle relazioni tra gli hashtags utilizzati nelle conversazioni riconducibili al profilo del professionista digitale

Il professionista digitale: marketing vs experience

Il mito di chatGpt e dell’intelligenza artificiale si configura come un argomento oggetto di grande polarizzazione per i professionisti del digitale, da un lato demonizzato perché causa di una progressiva disumanizzazione dell’arte e della creatività della produzione di contenuti, ma dall’altro utilizzato come leva di vendita di nuovi servizi come corsi e formazioni.

Analizzando le relazioni tra gli hashtags utilizzati, emerge chiaramente la densità di testi prodotti a favore della prima argomentazione, dove ricorrono domande rispetto alla possibile sostituzione graduale delle professioni legate alla scrittura digitale, la manifestazione di frustrazione e rabbia dei professionisti che rivendicano la loro esperienza e il loro valore e la richiesta di una regolamentazione.

L’appassionato di tecnologia: news addicted e a caccia di nuove soluzioni

Google e Microsoft sono nuovamente i protagonisti indiscussi dei contenuti pubblicati dalla categoria di utenti appassionati di tecnologia e sempre informati rispetto alle innovazioni, ma tralasciando i contenuti più frequenti, le conversazioni degli utenti riconducono a pareri, domande ed esperimenti legati a piattaforme e business di tutti i settori. L’applicazione, i probabili sviluppi e gli investimenti dei Big Player tech rappresentano lo scenario in cui questi profili esprimono impazienza e curiosità rispetto al progresso di ChatGpt. Tra gli hashtags più frequenti in co-occorrenza con #chatGpt (e le sue declinazioni) troviamo #microsoft, #google, #bing e #apple.

Analisi delle relazioni tra gli hashtags utilizzati nelle conversazioni a proposito delle opportunità date dallo sviluppo di chatGPT e dell'intelligenza artificiale
Analisi delle relazioni tra gli hashtags utilizzati nelle conversazioni dei sostenitori di chatGPT e dello sviluppo degli strumenti di intelligenza artificiale

L’analisi dei contenuti prodotti utilizzando l’hashtag #ChatGPT ha quindi messo in luce un dibattito che non accenna a rallentare, attorno cui scettici, esperti e appassionati della tecnologia fanno emergere la necessità di una regolamentazione finalizzata a garantire un utilizzo sicuro e corretto della tecnologia. Nonostante questi dubbi e timori, ChatGPT rappresenta uno strumento estremamente potente e promettente, soprattutto per l’elaborazione di grandi quantità di dati. Il nostro team fa parte dei tech-obsessed in attesa dei prossimi avanzamenti e tu?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *